MONFORTE SAN GIORGIO


Antico "MUNT DAFURT, monte dei forti, distante quattro miglia da Rometta, 15 da Milazzo e 15 da Miquns" (dal geografo arabo ALIDRISI nel 1154), denominato anche "Terra Montisfortis" in un diploma del 1116.

Il paese, ubicato alle falde del Colle dell�Immacolata (m. 377), domina un�ampia vallata, dalla catena dei Peloritani alla piana di Milazzo e al mar Tirreno.

L�alveo del Torrente Bagheria distacca il colle dai monti di Rometta, che rimane legato ai Peloritani attraverso una dorsale su cui scorre la carrozzabile per Pellegrino.

Il colle si presenta come punto strategico di notevole importanza, ergendosi maestoso sulle basse colline di Trecca, Tirone e S. Giovanni, che circondano l�attuale centro urbano di Monforte; per le sue pareti a picco, nell�antichità si prestava facilmente alla difesa, rendendo vano ogni tentativo di scalata.

Solo dal lato verso il Tirreno esso degrada formando ampie terrazze, offrendo conseguentemente minore difesa naturale; proprio per ovviare a questo inconveniente gli architetti militari del tempo studiarono un complicato sistema di fortificazioni, di cui oggi restano pochi elementi visibili.

Monforte ha origine molto antica, risalente probabilmente all�età preistorica (media età del bronzo), come testimoniano alcune tombe a fornicello, o piccole grotte artificiali, o la necropoli preistorica alle pendici del colle Marra (Immacolata).

Inoltre tracce di un insediamento monastico bizantino sullo stesso colle (presumibilmente dell�VIII-IX sec. d.C.) testimoniano la presenza di una comunità monastica proveniente probabilmente dall�Asia Minore, in seguito alla persecuzione iconoclasta.

I bizantini, minacciati dai musulmani, fortificarono il colle costruendo muraglioni di cui ancora si intravedono i ruderi; proprio in tale periodo, forse, si formò un primo nucleo abitativo nello stesso luogo oggi indicato come "Vetera" (Vecchio).

Sulla cima del colle Immacolata sorse una fortezza, di cui oggi resta assai poco, e ad essa è legata l�etimologia del luogo "Mons Fortis" o Munt Dafurt.

Di essa abbiamo notizie grazie al geografo arabo Idrisi che, nel 1154, ne parla in un�opera scritta per volere di Ruggero Il.

La posizione geografica e la fertilità delle terre, fecero assumere al castello un ruolo di prestigio e per questo i sovrani di Sicilia lo affidarono di volta in volta ai vari feudatari. Alla fine del �300, sotto il regno aragonese, Monforte appartenne agli Alagona di Valguarnera, quindi ai Cruillas e poi ai Castagna.

Sotto i Moncada nel 1500 ci fu un periodo particolarmente felice per lo sviluppo del centro con la costruzione di nuove chiese (chiesa Madre, chiesa di S. Maria della Consolazione), di conventi (ordine eremitico di S. Filippo Neri, ordine dei Minimi Francescani), di scuole religiose (congregazioni di Gesù e Maria), e dell�ospedale.

Ci fu anche un miglioramento della situazione economica e sociale del paese per le indicazioni del re Ferdinando il Cattolico prima (1482) e di Carlo V dopo, che limitarono il potere dei feudatari agevolando il popolo. È un periodo di ricchezza dell�agricoltura, dell�allevamento e dell�artigianato.

Con la fine della dominazione spagnola iniziò un periodo di decadenza per cui diminuì l�importanza del paese e la sua popolazione subì un processo di depauperamento artistico, continuato fino ai nostri giorni con l�abbattimento di antichi palazzi. come Palazzo Moncada,, o la manomissione di altri assieme ad opere di particolare significato storico, come Porta Terra.

Il centro storico del paese ha andamento sinuoso, adagiandosi ai vari livelli del terreno, soprattutto l�antico quartiere "Vetera" le cui strade, strette, tortuose, con numerose scalinate, ballatoi, pianerottoli e terrazze, sono solo in parte carrozza-bili.

Le abitazioni si presentano modeste, costruite con materiali diversi (mattoni, pietre, terraglie, laterizi), in un prevalente colore ocra.

Tra i pochi spazi pubblici fruibili c�è, dietro la chiesa Madre, il Piano del Rosario, dall�omonima chiesa lì ubicata fino al 1908, anno in cui fu distrutta dal terremoto.

Fulcro del centro storico è piazza IV novembre, sorta attorno al 1550 in seguito alla costruzione della chiesa Madre, che ne costituisce con la torre campanaria l�unica emergenza rilevante.

La piazza mantiene la sua funzione determinante di polo delle attività politico-amministrative, religiose, sociali e ricreative, nonché di luogo di incontro dove si perpetuano i gesti quotidiani della vita di relazione.

La piazza presenta un forma piuttosto irregolare che scaturisce dal libero articolarsi dei vicoli del tessuto medievale.

Tra le testimonianze artistiche, di particolare rilievo ci sono:

LE TRADIZIONI

 Monforte immagini

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